Il titolo dell’album è la traduzione dell’ultimo verso della poesia “Novembre” di Giovanni Pascoli, eletta a cornice emotiva e concettuale dell’intero lavoro. Il riferimento letterario funge da perfetto anello di congiunzione tra la singolare proposta dei junkfood e il contingente periodo in cui l’album è stato registrato e mixato.
I giorni delle registrazioni (rispettivamente le feste di Halloween, Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti) e la registrazione in presa diretta non sono casuali: l’intento della band è quello di restituire un affresco a tinte fosche di un viaggio interiore fatto di fughe, stati di alterazione, labirinti, deliri e rivelazioni inattese, realizzando un disco imponente dal punto di vista dello spettro sonoro e potersi permettere di replicarlo esattamente così anche dal vivo.
”Il risultato è un album coinvolgente, viscerale e visionario che miscela la componente ambient con l’elettronica e il rock, dando vita ad una sintesi musicale inedita e fortemente evocativa e personale. La struttura del disco è ellittica: il lavoro si apre e si chiude nel rumore e nell’indeterminatezza, come a suggerire che anche gli estremi del nostro percorso di individui sono immersi in un eterno, ciclico ritorno. In mezzo si trovano gli affanni, le false speranze, la disperazione e la rabbia per la nostra impotenza di fronte a questa ineluttabile condizione, ma anche il tremore e l’incanto che ci avvolgono nei rari istanti in cui abbiamo la percezione di aver penetrato un qualche segreto di questo oscuro e spietato meccanismo.
Codice disco: TRB P 011 - Collana: Parade
Data di uscita: 4 Febbraio 2014